Tirocinio audioprotesi : i 5 trucchi per non fare tre anni di presenza totalmente in-utile
Che tu ci creda o no che più della metà degli studenti in audioprotesi sono delusi dal tirocinio prestato, sia esso prestato presso “negozietti di micoaziende” o “spaziosissimi centri di multinazionali”.
Per il ruolo che ricopro in Pontoni Udito & Tecnologia vedo ciclicamente molti giovani universitari che cercano l’azienda ideale dove svolgere le ore di tirocinio obbligatorio che il corso di studi prevede.
Diciamoci la verità: queste giovani promesse non sono quasi mai alla ricerca di quell’esperienza, capace, sommata alla preparazione universitaria, di trasformarli nell’audioprotesista di successo. Non cercano l’esperienza “della vita” perché in realtà non sanno ancora cosa davvero devono cercare.
Cercano al contrario, ma non sempre per fortuna, un’azienda che li accolga e che firmi le loro presenze presso la struttura. Insomma tutto risulta essere ad altissimo rischio di diventare un atto puramente formale, una mera seccatura burocratica da scrollarsi di dosso nel più breve lasso di tempo possibile per lasciare spazio a cose più importanti….come ad esempio studiarela teoria a più non posso per passare gli esami con il voto migliore possibile.
No! Ovviamente queste linee di pensiero non sono sempre condivise tra la maggioranza, anche se devo ammettere che non sono nemmeno così rare da trovare.
Io scelgo i migliori
Nel gruppo di sviluppo che ho creato su Facebook Audioprotesista -Confidential Group of High Development- , ad esempio, ho bandito tutti quelli che non hanno l’ambizione di essere i migliori!
Questa strada però si percorre senza fretta.
Infatti sono sempre di più i giovani consapevoli dell’importanza di un tirocinio fatto con tutti i crismi e presso la struttura giusta. Loro sanno bene che la formazione in azienda è una delle tappe più importanti per il loro futuro!
D’altra parte, se ti fermi a pensarci un attimo, per farti raggiungere il successo (o per comprarti un lavoro) i tuoi genitori hanno versato cospicui oboli sotto varie forme tra cui le tanto “amate” tasse universitarie. Prima o poi bisognerà pure mettere un pochino in pratica tutto sto popò di teoria che ti sei sciroppato …
“Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”
Di fatto, proprio come te, questi ragazzi si trovano catapultati in un mondo nuovo, che ancora non conoscono a fondo. Alcuni di loro si sono diplomati da poco e non hanno nemmeno fatto in tempo a scegliere quale corso di laurea fare che già si sono trovati a fare altre importanti scelte (ne parlo nell’articolo “Audioprotesista per caso“). No, ti assicuro che che anche se possono sembrare di marginale importanza, in realtà certe scelte saranno l’ago della bilancia in chiave futura. Innanzitutto scegli se vuoi amare la professione dell’audioprotesista, deciso questo studia seriamente e frequenta tirocinio formativo di qualità.
Queste scelte faranno la differenza tra un futuro bravo tecnico audioprotesista che svolgerà giornalmente il compitino assegnato ed un parigrado fuoriclasse che non porrà limiti alla sua crescita professionale e personale.
E’ proprio così, i giovani audioprotesisti o aspiranti tali infatti, non sanno ancora che buona parte di loro trascorrerà parecchi anni (a essere moderatamente positivi) a lottare nelle sabbie mobili di qualche ottuso sistema che si preoccupa di non farli scappare verso altri lidi piuttosto che allenarli a diventare il miglior “audiologist” che si ricordi a memoria di professione sanitaria.
Sembro catastrofico eh, non sei il primo che lo pensa, ma quando parlo di questo mestiere e delle sue più affascinanti contraddizioni lo faccio tirando in ballo esperienze di vita vissuta…
Non voglio che tu finisca per fare gli stessi errori che io stesso assieme a studenti di ieri e di oggi abbiamo commesso.
Per questo ho creato un gruppo Facebook chiuso (ma chiuso davvero!).
In questo gruppo Audioprotesista -Confidential Group of High Development-
entra solo ed esclusivamente la persona che manifesta certe abilità-interessi e dimostra di voler diventare, da grande, un audioprotesista di riferimento.
I 5 trucchi
Ma torniamo a noi! Nel titolo parlo di come fare un tirocinio UTILE. Bene, perché lo sia evita di fare i classici errori che notoriamente si fanno nei tre anni di tirocinio audioprotesico. Quindi, tu che stai per entrare in questo mondo e non vuoi buttare tre anni di tirocinio nel cesso, leggi attentamente quello che ti ho scritto qua sotto. Trovare uno studio audioprotesico che sia disponibile ad “accoglierti” per trovarlo, lo si trova. Quindi fin qui zero problemi!
Quando lo cerchi però, non lasciare nulla al caso.
Metti da parte la timidezza, parla come un soldato semplice parlerebbe al suo generale, esprimi con rispetto e decisione. Fai trasparire fin da subito il tuo carattere e le tue ambizioni, proprio non avrebbe senso fingere. Usa questi 5 trucchi…
Trucco tirocinio audioprotesi n°1
Chiedi senza troppo timore se esiste in questa azienda un “progetto” rodato per formare gli universitari. Chiedi se questo percorso così organizzato prevede una formazione su tutti gli aspetti che ruotano attorno a questa professione. Cosa intendo per tutti? Intendo che non ti devono soltanto insegnare a cambiare tubicini dei retroauricolari e a dire buongiorno e buonasera al paziente! Tu devi uscire del percorso di tirocinio con una quantità tale di informazioni, di esperienza e di capacità da farti sentire realmente entusiasta di aver scelto questa strada e questa azienda!!! A fine percorso devi almeno sapere come si fa a) anamnesi con il paziente; b) test audiometrici (tutti!); c) stime del risultato; d) scelta del prodotto da utilizzare; e) presa di impronta; f) gestione parte commerciale; g) gestione parte tecnica-riabilitativa; h) consapevolezza della parte amministrativa; i) gestione dei familiari; l) gestione obiezioni; m) utilizzo tecniche di consolidamento del rapporto con il paziente.
Trucco tirocinio audioprotesi n°2
Chiedi a chi sarai affiancato e quali sono i punti forti della persona che ti seguirà. Devi cercare di scegliere con la cura migliore possibile quale sarà il tuo maestro, il tuo mentore. Siccome probabilmente non lo conosci ancora dal punto di vista professionale fidati di aziende che puntano realmente sulla qualità. Se possibile pretendi di avere, durante il tirocinio, contatti con più audioprotesisti master, l’esperienza del tirocinio sarà di certo più completa, stimolante ed appagante sotto tutti i punti di vista.
Trucco tirocinio audioprotesi n°3
Chiedi espressamente se anche nell’azienda dove ti appresti ad iniziare il tirocinio esiste la pratica di non farti vedere delle prime visite e/o consegne. Moltissime aziende purtroppo lo fanno!!! In caso di risposta affermativa prendi tempo e valuta altre soluzioni. Ricorda che se non stai nella sala regolazioni con il tuo tutor non imparerai mai i suoi trucchi del mestiere. Se lui custodisce gelosamente le sue conoscenze non sarai mai bravo/a quanto lui. L’obbiettivo di un’azienda sana è farti superare il tuo maestro.
Trucco tirocinio audioprotesi n°4
Chiedi se, almeno dal secondo o terzo anno, l’azienda è propensa ad un tirocinio a pagamento (anche se con cifre simboliche o rimborsi spese, piuttosto che con una borsa di studio). Se dice subito di no, sarà fondamentalmente per due motivi: o non ha intenzione di investire a lungo termine su di te oppure non ha i fondi per farlo. Trai tu le conclusioni.
Trucco tirocinio audioprotesi n°5
Non aver timore di parlare del futuro. Cerca di capire quale sarà il tuo posto in azienda una volta ottenuto il titolo di studio. Insomma devi capire se esiste già un idea di collocamento in una certa sede oppure se rientri in progetti in ottica di espansione. Se sarai capace e riuscirai a formarti come l’azienda si aspetta quale sarà l’inquadramento proposto: libero professionista con partita iva o dipendente?
Insomma penso che oramai tu l’abbia capito, devi assolutamente trovare un’azienda audioprotesica che ti “accolga” con l’intenzione di formarti facendoti vivere in simbiosi con il suo/suoi audioprotesista/i di punta cosicché tu possa carpire tutti quei segreti da decenni gelosamente custoditi.
Tutti le persone che ho formato e che sto ancora formando possono confermarti che da noi si fa proprio così, io credo profondamente che sia l’unica strada che porti al successo.
Alla prossima
Luigi Gallone